Ad Anguillara ci sono varie emergenze.
Tra le tante, c’è un’emergenza scuole (edifici scolastici) unita all’emergenza edifici abbandonati, elementi sicuramente trainanti al degrado di alcune zone.
Inoltre, periodicamente si levano le giuste richieste per spazi culturali, un cinema, un teatro.
Si è indicato e successivamente proposto la possibilità di utilizzare il decreto scuola (ormai lasciato scadere) per individuare anche in termini economicamente vantaggiosi una struttura jolly, da adibire temporaneamente e in tempi velocissimi, inizialmente a scuola grazie ai poteri commissariali (tipo quelli per la ricostruzione del ponte di Genova tanto per capirci), utilizzando altresì i finanziamenti a fondo perduto esistenti (il fondo del conto termico 2.0 ad esempio) per completare e attivare l’edificio. Ma questa strada non è stata seguita dalla nostra Amministrazione. E anche se il cielo sopra le scuole di Via Verdi sembra rischiararsi, il costo degli interventi richiesti ne mette ancora in dubbio la riapertura a settembre 2021.
In tempi rapidi Anguillara avrebbe avuto una struttura adibita a scuola, giusto in tempo per la messa in sicurezza delle scuole esistenti e, negli anni successivi, conclusa l’emergenza scuole, si avrebbe avuto in dote un edificio pubblico completo e funzionante che avrebbe potuto aggiungersi/sostituirsi a quello noto come “ex consorzio”, liberandolo dai suoi tanti compiti per destinarlo esclusivamente ad attività culturali (vista la sua posizione strategica vicino la stazione e alla via Anguillarese).
I bandi nazionali e regionali mettono regolarmente a disposizione fondi per rimettere a posto questo territorio e il patrimonio immobiliare, che però questa cittadina sembra intercettare ancora con molta difficoltà. Il Piano Triennale degli interventi 2021/2024, approvato nell’ultimo Consiglio Comunale del 17/04, lascia molti dubbi sia sulla qualità degli interventi programmati, sia sulla capacità di accedere ai bandi di finanziamento, stante la cronica carenza comunale in termini di progettazione che sembra non aver avuto l’atteso cambio di passo. Speriamo che tale lista di interventi non resti un elenco di occasioni perdute.