L’isola di Procida sarà Capitale della Cultura del 2022.
Tradotto significa un milione di euro già domani nelle casse comunali e poi ribalta mediatica, attrattiva per investitori e quindi altri milioni di euro da riversare sul territorio a beneficio del Pubblico e del Privato, significa un’iniezione pazzesca che – se ben sfruttata – creerà ricchezza per GENERAZIONI.
Ha sbaragliato la competizione surclassando diversi avversari (tra cui Cerveteri).
Ha vinto perchè da tempo ha puntato su quello che oggi è universalmente ritenuto vincente a livello mondiale, CULTURA, AMBIENTE E TURISMO.
A Procida vivono circa 10.500 abitanti, metà di quelli che vivono ad Anguillara.
A differenza di Anguillara però a Procida si è maturata fin dall’inizio degli anni 2000 consapevolezza del fatto che il paesaggio ed il territorio fossero la vera ricchezza del Paese e pertanto si è ritenuto di non potersi dotare di un efficace Piano Regolatore Generale (PRG…) senza aver prima opportunamente rimodulato le previsioni del PTP (Piano Territoriale Paesistico) – tradotto – prima il territorio e poi semmai gli interessi edificatori.
Per questo il Consiglio Comunale, fin dal 2003 ha approvato la proposta di Preliminare di Piano Territoriale Paesistico (PTP), modificativa e profondamente innovativa del precedente omologo strumento urbanistico vigente dal lontano 1971.
PROCIDA ha voltato pagina! Procida ha vinto!
Ha capito che l’urbanizzazione intensiva regala qualcosa di temporaneo solo a qualcuno togliendo tutto a tutti per sempre, anche a quel qualcuno che è piuttosto miope mentalmente.
Per questo si è deciso di tutelare il territorio e di puntare tutto su CULTURA, TURISMO E AMBIENTE ritenendo le tre materie omogenee l’una all’altra.
Per questo ha presentato la sua candidatura incentrandola tutta su quello che lo stesso Mnistero per i beni Culturali (MIBACT) ha definito un “progetto che potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo….”
Ad Anguillara abbiamo un PRG che con i Piani Integrati cola un milione di metri cubi di cemento in grandissima prevalenza solo residenziale. Ad Anguillara non abbiamo né un Assessorato specifico al Turismo, né un Assessore, all’Ambiente, né un Assessore alla Cultura.