In una estate che ha già visto ad Anguillara due distinti drammi lacustri, con la morte di due bagnanti, dovrebbe essere ancora più sentita l’esigenza della sicurezza cittadina, tanto più che esiste un assessorato alla sicurezza. Ma continuano a ripetersi episodi che dimostrano il contrario, e come la nostra Amministrazione appaia drammaticamente impreparata ed assente.
L’estate che si sta chiudendo si trascina dietro molti malumori e impone una serie di riflessioni sul tema delicato e sentito della sicurezza urbana, più volte messa a dura prova durante le scorse settimane.
Dopo i due drammatici decessi di bagnanti a luglio, anche ad agosto, durante l’evento ferragostano dello Street Food, ecco un’altra tragedia sfiorata (ancora un malore per un bagnante), ed evitata solo grazie alla perizia di cittadini casualmente presenti sul posto. E’ balzata agli occhi di tutti la mancanza di un presidio medico di pronto intervento, nonostante la molteplicità degli eventi organizzati, e la prevedibile grande affluenza di persone. E infatti tale manifestazione, unita alle consuete bancarelle e all’intrattenimento musicale, aveva richiamato migliaia di cittadini e avventori, all’insegna dello svago e del disimpegno che si ricerca in questi periodi estivi, che si erano aggiunti a coloro che tradizionalmente raggiungono le spiagge per un rinfrescante bagno.
Eventi pubblici: per la sicurezza non basta un cerotto.
La normativa prevede che le manifestazioni pubbliche siano autorizzate dal Comune previa presentazione, da parte dell’organizzatore, di un adeguato piano sicurezza, che verifichi il livello di rischio sui diversi ambiti di safety: affluenza prevista, regolazione dei flussi e delle vie di esodo, misure antincendio e misure sanitarie, addetti dedicati, impatti acustici, impianti a norma.
E il Comune ha pertanto obblighi precisi, non solo nell’autorizzare, ma anche nel controllare “sul campo” che le misure siano adeguate, perché chi organizza potrebbe anche aver dichiarato numeri inferiori e trovarsi con misure divenute insufficienti.
Non basta la lodevole presenza dei volontari, cui talvolta viene demandato anche troppo (Protezione Civile, Guardie Zoofile, queste ultime spesso fuori contesto), non basta il coinvolgimento delle Prefetture e delle altre Forze di Polizia, non basta il progetto Lago Sicuro, se poi chi di dovere, nel Palazzo Baronale, non si è preoccupato di garantire la presenza di un’Ambulanza, di un medico, di un defibrillatore. Presenza ormai consueta, ad esempio, in un normale incontro di calcio.
Ma ad Anguillara siamo sicuri?
Per dei partiti che in campagna elettorale hanno avuto parole e slogan rivolte alla sicurezza per solleticare elettoralmente le paure dei votanti, la situazione ad Anguillara appare in controtendenza, praticamente precipitata: non manca giorno in cui non si registrano furti, rapine, atti di vandalismo e persino morti….
Molte sono le occasioni che fanno riflettere i cittadini, pervasi da una sensazione di crescente insicurezza urbana. E’ sempre più preoccupante la frequenza dei furti nelle abitazioni o nelle auto. Una massima sensibilizzazione delle forze dell’ordine si ottiene anche con l’intervento ed il coordinamento dell’Assessore preposto.
E’ poca l’attenzione a perseguire comportamenti illeciti (si va dai periodici schiamazzi/rumori notturni e vandalismi del centro storico, ai fuochi artificiali privati, a situazioni pericolose per il degrado o la mancata manutenzione delle strade e dei marciapiedi, ai fuochi e accampamenti vietati nell’area di Martignano, ecc. ecc.), molta invece quella volta a farci cassa.
(in foto: un tratto della passeggiata sul Viale Belloni)
Tante domande ma… le risposte?
Multare la sosta vietata o la velocità eccessiva delle auto (32 km/h ?) in alcuni tratti risponde solo ad una minima parte delle problematiche che un Assessorato alla Sicurezza dovrebbe studiare, verificare e contrastare. Sicurezza è soprattutto prevenire, e non solo sanzionare.
E quali risposte può dare il nostro Comune alle domande che i cittadini si fanno sempre più spesso ? Come vengono rilasciate le autorizzazioni? E’ stato verificato il reale rischio per i partecipanti ? Come vengono fatti i controlli? Che coordinamento esiste con le altre istituzioni e con le forze dell’ordine? A che punto siamo con l’attivazione sul nostro territorio degli strumenti di videosorveglianza e controllo ultimamente deliberati?
Il vero problema di Anguillara
La semplice previsione di un assessorato alla sicurezza, tra l’altro apparentemente poco attivo, non può dare soluzioni adeguate.
Il Sindaco ha infatti già di suo compiti specifici e poteri specifici riguardanti la sicurezza che sono suoi propri e pertanto NON delegabili a terzi (e quindi non delegabili ad un Assessore). Questo Significa che un Assessore alla Sicurezza non potrà MAI porre in essere provvedimenti in materia di PS ma “solo” adottare provvedimenti che perseguono finalità politiche di sicurezza. In sostanza quello che può fare un assessore sul tema lo potrebbe fare anche un Consigliere con una delega.
Il vero problema è che Anguillara ha conosciuto uno sviluppo INCOMPATIBILE con ogni servizio (dalla sicurezza all’acqua) perché ha un’estensione ed una frammentazione insediativa che imporrebbero il triplo della forza lavoro attualmente in opera e non solo da parte del Comune ma anche da parte dei Carabinieri e delle altre forze dell’ordine dispiegate sul territorio, che sono chiaramente in numero inadeguato.
Il prossimo Consiglio Comunale sarà sede idonea per le domande ed osservazioni dei nostri Consiglieri, sperando che possano essere fugati i tanti dubbi sulla efficienza dei nostri Amministratori, anche dopo l’aumento legittimo (ma volontario e non imposto) dei loro stipendi.