Bocciata la mozione presentata dalla nostra Lista per potenziare le attività del centro storico con agevolazioni e facilitazioni nell’occupazione del suolo pubblico. Un’altra occasione persa dall’Amministrazione comunale.
Nel Consiglio Comunale svoltosi il 07 giugno 2021, era all’ordine del giorno una mozione presentata dalla Lista Falconi per impegnare l’Amministrazione comunale a potenziare il tessuto economico produttivo del centro storico di Anguillara Sabazia, prevedendo agevolazioni, deroghe e gratuità per l’occupazione del suolo pubblico nel periodo estivo al fine di rilanciare le attività in crisi a causa dei mesi di chiusura.
Tale atto è stato bocciato con i soli voti della maggioranza, che ha dimostrato ancora una volta incoerenza e scarsa sensibilità politica.
Una mozione considerata superata e pertanto respinta, poiché l’Amministrazione già si sarebbe attivata in merito, e perché le misure proposte sarebbero già previste da una normativa nazionale ripresa da una determina comunale dei primi di maggio 2021.
Motivazioni che riteniamo documentalmente infondate e quindi pretestuose
Innanzitutto, dobbiamo ricordare che non spetta alla legge nazionale l’esonero della TOSAP (tassa solo locale). “Spetta ai comuni e alle provincie emanare un regolamento che, in ottemperanza alle norme in materia di finanza locale, disciplini le modalità di attuazione e di riscossione della tassa, nonché le eventuali condizioni di esonero”.
Intanto, poiché la determina comunale rimandava alla normativa nazionale, se il governo non avesse poi prorogato la gratuità questa si sarebbe fermata al 30.06 (il che vuol dire che per tutto il successivo periodo le attività avrebbero pagato la Tosap per intero). Quindi la mozione presentata aveva un effettivo significato.
Inoltre, la mozione voleva evidenziare come le modalità previste dall’amministrazione vadano a disattendere le indicazioni nazionali, perché rischiano di aumentare il divario e pertanto di penalizzare ulteriormente alcune attività. Infatti, il Comune prevede si l’estensione delle zone per l’occupazione, ma in maniera competitiva, limitandosi ad accettare o meno le varie richieste disarticolate. La mozione invece chiedeva l’estensione scientifica e matematica, in proporzione, in modo da accontentare tutti allo stesso modo, evitando anche il rischio di favoritismi e personalismi con la definizione di criteri univoci da applicare. Ed il centro storico, presentando maggiori vincoli, meritava un’attenzione maggiore e misure straordinarie.
Perchè votare no?
Ma soprattutto, come evidenziato chiaramente dal consigliere Falconi, non si spiega questa logica contorta, per cui si dice NO ad un impegno politico su materie che si dichiara invece condivise e portate avanti. Allora perché votare no?
La mozione è un atto di indirizzo politico, con cui un’Amministrazione dichiara esplicitamente di impegnarsi in una determinata attività politica. Se tale attività è già accettata, condivisa e addirittura realizzata, bocciare la mozione costituisce una clamorosa contraddizione. “Dichiaro di non volermi impegnare su attività che però sto già realizzando”.
In realtà, come già per altre mozioni presentate, la maggioranza sembra intollerante a impegnarsi in materie su cui la sua attività potrebbe risultare carente, respingendo gli atti che possano evidenziare le proprie lacune politiche. Ovviamente con argomentazioni a nostro avviso prive di fondamento.
Le opposizioni sono una risorsa preziosa.
Sarebbe coerente, nel rispetto della collaborazione che si richiede tra maggioranza ed opposizione, utilizzare le mozioni della minoranza come spunto per una migliore gestione della cosa pubblica. E non limitarsi solo e (quasi) sempre a dire NO sulle materie proposte, solo perché non le ha proposte l’Amministrazione.
Senza invidia politica, e con umiltà istituzionale.