Martedì 30 marzo 2021, nel rispetto delle vigenti normative Covid-19, si è svolta la seduta del Consiglio Comunale di Anguillara Sabazia presso l’ex Consorzio di via Anguillarese.
All’ordine del giorno, una serie di modifiche ai regolamenti comunali in materia di entrate e tributi locali.
Tali modifiche sono state approvate con i voti della sola maggioranza, non essendo state prese in considerazione le profonde e sostanziali critiche, soprattutto in materia di accertamento e decadenza, già presentate in sede di commissione, e ribadite dal consigliere Falconi in un intervento che ha riassunto la posizione di tutte le opposizioni.
“Nel 1689 Guglielmo III d’Orange emanava il Bill of Rights (un embrione di quelle scintille evolutive che poi portarono alla rivoluzione americana prima e francese poi). Questo è considerato il passaggio moderno dallo stato assoluto allo stato liberale, questo è il passaggio dal concetto di suddito a quello di cittadino: con le due proposte che vi accingete a votare dimostrate di fare due passi in direzione contraria a questa.”
Premesso che pagare le imposte è un obbligo per il cittadino, e che il mancato pagamento non deve essere mai giustificato, portare la decadenza da 2 a 5 anni e trasformare l’obbligo del preventivo invito, in capo al Comune, in una mera eventualità ed esclusiva richiesta del contribuente, significa che si è preferito addossare al cittadino la responsabilità della mancata riscossione, senza voler approfondire la falla che c’è nel sistema di riscossione stesso.
Un sistema di riscossione inefficiente, come ha dimostrato la spiacevole recente gestione degli accertamenti TARI 2015, e come è stato attestato dall’organo di revisione del bilancio (OREF) e dalla Corte dei conti, in ordine alla riscossione della TARI e dei canoni di concessione delle cave, che hanno parlato di grave criticità.
(Tra l’altro sulla riscossione dei canoni di concessione delle cave pendono ancora richieste dei Consiglieri Falconi e Catarci in merito ad eventuali inadempienze; richieste fatte ripetutamente negli ultimi mesi, ed ancora senza risposta).
Solitamente le regole si cambiano per migliorare l’efficienza degli uffici pubblici, evitando il ripetersi di procedure inefficienti, e migliorare di conseguenza il servizio al cittadino. In questo caso, le nuove regole garantiscono agli uffici un termine più ampio per agire (passa da due a cinque anni) ed eliminano l’obbligo del preventivo invito.
Cambiare tutto per non cambiare niente. O, come diceva Tancredi nel romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
La seduta è stata anche l’occasione per la presentazione di una nostra mozione per provvedimenti a tutela degli animali.
Tale mozione chiede di impegnare l’amministrazione per un regolamento in materia di spettacoli circensi e mostre con animali, in virtù del riconoscimento di questa pratica ormai considerata a livello nazionale come una forma di sfruttamento degli animali.
Prendendo spunto dall’indagine condotta dal CENSIS nel 2017 per conto della LAV, in cui viene dimostrato quanto il circo senza animali sia più apprezzato e abbia più richiesta, in considerazione della crescita e mutata sensibilità delle persone nei confronti delle tematiche animaliste, è stato dunque chiesto all’Amministrazione che venga adottato, come richiesto dalla vigente normativa, un Regolamento ad hoc su tutto il territorio comunale, che oltre a definire le modalità di concessione e a individuare le aree da destinare, tenda a disincentivare l’attendamento di circhi con animali, condannando le coercizioni fisiche e psichiche a cui essi vengono sottoposti, ed applicando le specifiche prescrizioni allineate alla direttiva ministeriale CITES, così come già avvenuto in molte altre città italiane.
Infine, si richiede all’Amministrazione di offrire spazi per il benessere e il relax di cani e padroni, con la istituzione di spiagge a loro dedicate (del tipo comunemente chiamato “bau beach”), nell’ottica di un maggior decoro urbano ed una migliore offerta turistica per chi viaggia in compagnia degli amici a quattro zampe, garantendo al contempo agli animali la fruibilità degli altri arenili non specificamente destinati a loro, nel rispetto delle norme anche sanitarie vigenti.